http://www.acraccademia.it/ |
Ora lo pubblico poi le dico se riesco a venire x Venerdì.
Cliccare quì: http://ilmilanese-inquilini.blogspot.com/
http://blog.libero.it/acrilmilanese/view.php?nocache=1295392915
a risentirci
sergio dario merzario
http://www.acraccademia.it/
http://www.acraccademia.it/STAFF.html
Oggetto: I: Invito a El Nost Milan
Gentissimo Signor Sergio Merzario, Direttore de IL MILANESE!
Ho il piacere d’invitarla per la serata di Venerdì 21 alle ore 21. Lo spettacolo piace e spero che possa piacere anche a Lei. Naturalmente se non può quella sera può venire in qualsiasi altro momento !
Cordialità
Aleardo Caliari
--------------------------------------------
via Cucchiari, 4 Milano
Tel 02313663 - Fax 0231809987
info@teatrodellamemoria.it
http://www.teatrodellamemoria.it/
COMUNICATO .. : al Teatro della Memoria dal 14 al 30 Gennaio 2011 :
Venerdì 21 e Sabato 22 ore 21 - Domenica 23 gennaio 2011 ore 16
Sabato 29 ore 21 - Domenica 30 gennaio 2011 ore 16
La Compagnia del Teatro della Memoria presenta :
EL NOST MILAN
(La povera gent)
Commedia in quattro quadri/tre atti
di Carlo Bertolazzi
Personaggi e interpreti
El Peppon – Gerardo Paganini
Nina, soa tosa – Jessica Resteghini
El Carloeu, detto el Togasso – Aleardo Caliari e inoltre Francesca Buonfiglio, Dania Colombo, Chiara Di Marco, Alberto Grasso, Maurizia Lovetti, Mario Neumarker, Camilla Pedesini, Ivan Sirtori, Roberto Sfondrini, Maurizio Sforzini.Adattamento e regia di Aleardo Caliari Una compagnia in larga parte formata da giovani, che si accostano al teatro milanese con l’entusiasmo con cui si possono talvolta affrontare i classici, mette nuovamente in scena il capolavoro del Bertolazzi. Le generazioni si succedono ed anche il teatro dialettale d’autore trova così nuova linfa e nuova vita. I mostri sacri alla Strehler o alla Mazzarella non sono ovviamente sostituibili ma il teatro dialettale milanese cerca e trova egualmente la sua rivincita.
Nella regia di Aleardo Caliari l’ambiguità fra verismo e realismo del testo originario è risolto a favore di una sorta di realismo onirico di vago sapore felliniano, operando una trasposizione temporale alla metà degli anni ’50 del novecento, all’incirca nel periodo in cui Giorgio Strehler ne mise in scena la sua prima, storica interpretazione (1956).
Se allora nella memoria di larghi strati del pubblico potevano riaffiorare modi, figure, luoghi e personaggi della Milano dei primi del ‘900, oggi la stessa funzione può essere svolta dal ricordo della Milano del secondo dopoguerra.
Così nell’atmosfera caratterizzata dalla frenesia della ricostruzione e dalla miseria in cui viveva la povera gente a Milano negli anni ’50 ( “I poveri hanno fretta” scriveva il Sindaco di Milano Antonio Greppi) si svolge la riambientazione di questo autentico dramma d’onore, d’amore e di coltello.
Gli attori del Luna Park rappresentano una metafora del mestiere dell’attore, ancora e sempre destinato ad essere sepolto in terra sconsacrata e così condizionato dalla presenza del pubblico (quando non dipende interamente dalle sovvenzioni statali, regionali e comunali…), così precario e talvolta così disperato. Non a caso il personaggio del “Peppon” richiama alla mente lo Zampanò del film “La strada” di Federico Fellini.
La miseria materiale mostra nel “Nost Milan” il suo rovescio, da non rimpiangere sulle ali della nostalgia ma neppure da condannare moralisticamente, perchè il buonismo resta estraneo al mondo popolare che lotta per la sopravvivenza e trova soltanto in un disincantato realismo ogni giustificazione.
Aleardo Caliari
http://www.acraccademia.it/
Nessun commento:
Posta un commento